Uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della Sicilia, le Gole dell’Alcantara offrono uno spettacolo unico al mondo e rappresentano meta irrinunciabile per gli amanti della natura e degli itinerari naturalistici.
Luogo incantevole situato in provincia di Messina, nella Valle dell’Alcantara dove scorre l’omonimo fiume, le Gole dell’Alcantara (dette anche Gole di Larderia) sembrano quasi un paesaggio non terrestre. Sono state create proprio dal fiume, che lungo il suo corso, ha scavato le rocce creando un paesaggio geologico unico al mondo.
Un po’ di storia
Quelle dell’Alcantara sono vertiginose Gole naturali alte fino a 25 metri e attraversate dalle acque del gelido fiume. Queste sono caratterizzate da formazioni rocciose asimmetriche dalle forme bizzarre. Tutto questo si è realizzato in migliaia di anni. Con il raffreddamento della lava incandescente a contatto con l’acqua ha formato pareti di prismi balsamici. La formazione dell’alveo dell’Alcantara risale precisamente a circa 300.000 anni fa e l’attuale aspetto del fiume nel tratto delle Gole risale alle colate verificatesi negli ultimi 8.000 anni.
Le Gole oggi fanno parte del Parco Botanico e Geologico “Gole Alcantara“, che a sua volta è incluso nel parco fluviale dell’Alcantara, un parco regionale. A causa del rischio di inondazioni, il sito è inaccessibile tra novembre e marzo, ma è aperto nel resto dell’anno. La temperatura dell’acqua è di circa 8 gradi, quindi sarebbe opportuno indossare almeno una muta semi invernale a meno che non siete amanti della crioterapia.
La leggenda
La leggenda delle Gole narra di due fratelli che per vivere coltivavano la terra. Uno dei due fratelli era cieco, un uomo buono ed onesto che divideva un podere assieme al fratello. Quest’ultimo, al momento di spartire il raccolto, cercò d’imbrogliare il Cieco: quando prendeva il grano per sé riempiva il moggio (mojo) dalla parte più profonda, quando lo prendeva per l’altro voltava il recipiente in maniera che potesse contenere solo pochi chicchi.
Finita la raccolta del grano il povero cieco si ritrovò con pochi chicchi mentre il fratello disonesto con un cumulo enorme di grano. Questo atto non passo però inosservato agli occhi degli dei, che presi dall’ira per la disonestà del contadino scagliarono un fulmine che uccise il contadino disonesto e trasformarono il grano in una montagna di terra bruna che iniziò ad eruttare cosi tanta lava da ricoprire la Valle.
Itinerari e attività
Per quanto concerne gli itinerari gli ospiti potranno scegliere tra il “sentiero del giardino mediterraneo” o il “Sentiero Eleonora” entrambi disponibili a partire dal 2017. Il primo inizia dal sentiero Eleonora, attraversano un rigoglioso agrumeto siciliano, portano fino ai bacini della fitodepurazione, dove apprendere come funziona il sistema naturale di depurazione delle acque; il secondo Il sentiero Eleonora costeggia il fiume a valle, presenta diversi affacci e porta alla spiaggetta del platano tramite la scala panoramica immersa nella macchia mediterranea.
Per quanto riguarda le attività sportive, nel territorio del Parco è possibile praticare diversi sport che non impattano l’ambiente e che permettono al visitatore di vivere in maniera più completa il Parco stesso, nonché di entrare maggiormente in contatto, quasi in empatia, con l’ambiente circostante. Si segnalano dunque, per gli appassionati di sport o per chi semplicemente volesse trascorrere una giornata diversa dalle altre, tutte quelle attività che possono essere svolte all’interno del Parco. Gli amanti del trekking non possono perdere i diversi sentieri, alcuni con partenza dai centri storici, altri con spettacolari vedute sul fiume e sulla Valle dell’Alcantara.
Curiosità
Il nome del fiume, e della valle omonima, “Al Qantarah” risale al periodo di dominazione araba e si riferisce ad un ponte, costruito dai Romani, capace di resistere alle irrompenti piene del fiume che ancora oggi offrono uno spettacolo impressionante.
Le acque dell’Alcantara sono eccezionalmente gelide. Un’antica leggenda narra che il Dio Vulcano si era innamorato della Dea Venere e per suggellare il loro amore aveva riscaldato in modo perenne le acque dell’Alcantara dove Venere amava bagnarsi.
Questo idillio amoroso ebbe fine tragica e Vulcano, in un attimo di rabbia e di follia, rese le acque fredde e gelide così da far scontare a Venere il suo tradimento. Da allora si narra che le acque gelide delle gole restituiscano la virilità agli uomini e la verginità alle donne che si immergono nelle sue fredde acque.