L’ansia è una delle problematiche più importanti da gestire, secondo chi lavora nel mondo della salute, in questo periodo.
Clinicamente definibile come uno stato emotivo all’insegna della tensione psicofisica vissuta pensando a una situazione futuro il cui verificarsi non è automaticamente certo riguarda, in una società che ci costringe a continue performance, sempre più persone.
Considerata positiva nel momento in cui mantiene livelli fisiologici, può essere associata a diversi sintomi, dal continuo rimuginio all’incapacità di concentrarsi adeguatamente.
Negli ultimi anni, si è diffusa la tendenza ad affrontarla con l’aiuto di rimedi naturali. Uno di quelli più in voga è il CBD o cannabidiolo. La prima cosa da dire su questo principio attivo della cannabis è il suo non essere psicoattivo e non provocare assuefazione.
Nonostante ciò, prima di iniziare ad assumerlo è sempre utile consultare il proprio medico curante. Al momento dell’acquisto, invece, è opportuno scegliere negozi fisici o e-shop referenziati, che operano nel settore da tempo e che mettono in primo piano tutti i dati necessari per aiutare il cliente a capire la normativa vigente, per non parlare della massima trasparenza della filiera.
Ciò vuol dire, per esempio, acquistare cbd su cbweed.com, uno degli e-commerce più celebri in Italia del settore sia grazie all’ampia gamma di prodotti disponibili, sia in virtù dell’alta qualità dei contenuti informativi, che permettono all’utente di farsi un’idea chiara in merito a un settore che, pur avendo acquisito una grande fama negli ultimi anni, non è ancora così conosciuto.
Cosa dice la scienza in merito agli effetti anti ansia del CBD? Continua a leggere per scoprirlo!
CBD come rimedio anti ansia: le evidenze scientifiche più interessanti
La scienza si sta occupando da diversi anni di indagare gli effetti del CBD sull’ansia. Nell’elenco degli studi più interessanti al proposito, è possibile menzionare un lavoro scientifico pubblicato nel 2015 sulle pagine della rivista Neurotherapeutics: the journal of the American Society for Experimental NeuroTherapeutics.
Si tratta più precisamente di una revisione scientifica, iniziata con lo scopo preciso di determinare gli effetti del CBD come rimedio naturale contro l’ansia.
Portata avanti da un team di esperti attivi presso la Facoltà di Medicina della New York University, ha permesso di scoprire che, secondo diverse evidenze precliniche, il CBD rappresenta un trattamento efficace per il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo di panico e quello da ansia sociale.
Il limite è stato individuato dalla presenza, nel periodo della pubblicazione, di pochi studi incentrati sull’indagine degli effetti dell’uso cronico di CBD.
Più recente e sempre degno di citazione è uno studio, condotto in Nuova Zelanda, la cui pubblicazione è avvenuta nel 2020.
Concluso sulla scia di un cambiamento molto importante avvenuto nel Paese qualche anno prima, ossia la modifica, risalente al 2017, delle leggi sull’abuso di droga risalenti al 1977, il che ha permesso ai medici di prescrivere il CBD per il trattamento di diverse condizioni, lo studio ha visto il monitoraggio delle condizioni di 400 pazienti.
I dati al follow up hanno riguardato solo 253 di loro. I soggetti che, al basale, riferivano dolore non oncologico e sintomi legati alla salute mentale, dopo l’assunzione di cannabidiolo hanno ottenuto miglioramenti relativi alla sintomatologia di depressione e di ansia.
Un alleato prezioso per il benessere mentale
Il CBD può essere un alleato prezioso per il benessere mentale. Non in grado, per quanto riguarda i prodotti che vengono venduti a seguito dell’entrata in vigore della Legge 242/2016, di trattare condizioni patologiche, può essere assunto in diversi modi.
Uno dei più comodi è senza dubbio l’olio. Questo prodotto, dotato di un pratico contagocce, viene versato sotto la lingua, garantendo, di riflesso, un assorbimento molto rapido del principio attivo.
Se si parte da zero, è opportuno scegliere oli di CBD estremamente diluiti e caratterizzati da una concentrazione del 5%.