10 cose da vedere e fare a Palermo

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Dalle cupole arabe alle chiese dal gusto barocco, dai palazzi in stile liberty ai teatri neoclassici, dai settecenteschi spazi verdi ai brulicanti mercati storici: ecco una guida completa e dettagliata sulle 10 cose più importanti da vedere e fare a Palermo!

Impossibile non restare affascinati da Palermo, città dai mille volti segnata da secoli di storia dominazioni, città dai mille volti, crocevia di popoli, amalgama di culture e tradizioni diverse: nel capoluogo siciliano si sono susseguiti fenici, greci, romani, arabi, normanni, svevi, francesi e spagnoli. Tutt’oggi la cosiddetta “città delle delizie” mostra orgogliosamente le testimonianze del suo glorioso passato che rivive attraverso la grandiosità del suo patrimonio artistico e architettonico.

  • Chiesa della Martorana e San Cataldo

Edificata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II, la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio è anche conosciuta come della “Martorana” in quanto nel 1433 fu ceduta dal re Alfonso d’Aragona alle monache benedettine del vicino convento fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana. Proprio accanto alla Martorana da non perdere una visita alla chiesa di San Cataldo, dalle arabeggianti cupole rosse. Fondata intorno al 1200 ne ha passate davvero tante, svolgendo addirittura la funzione di ufficio postale! Oggi è stata interamente recuperata ed è affidata alle cure dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

  • La Cattedrale

E’ il 1185 quando viene completata la costruzione della Cattedrale di Palermo. L’immenso edificio religioso consacrato alla Vergine Assunta sorge sul sito occupato precedentemente da una basilica cristiana (604) trasformata dai Saraceni in moschea (831) successivamente (ri)convertita al culto cristiano dai Normanni (1072). La facciata principale compresa tra due torrette presenta un ampio portico quattrocentesco in stile gotico catalano, la cupola è tardo barocca mentre la parte più antica è rappresentata dall’abside con splendide decorazioni arabo – normanne. L’interno ricostruito su progetto di Ferdinando Fuga nel XIX secolo in stile neoclassico è a croce latina a tre navate.

  • Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni

Il Palazzo dei Normanni, conosciuto anche come Palazzo Reale, è uno dei principali monumenti di Palermo. La fortificazione eretta dagli arabi nel IX secolo fu trasformata e ampliata dai Normanni che ne fecero la loro il centro del loro potere. Quella di Ruggero II era una reggia ricca e sontuosa come dimostrano gli appartamenti reali abbelliti da mosaici raffiguranti scene di caccia (XII secolo) e la cappella Palatina, la chiesa della famiglia reale, decorata con splendidi mosaici bizantini, considerati tra i più belli di tutta la Sicilia, e con il meraviglioso soffitto ligneo a stalattiti.

  • Le Catacombe

Il cimitero sotterraneo del Convento dei Cappuccini, erroneamente conosciuto come “Le Catacombe” conserva le spoglie mortali di frati, personaggi famosi, ricchi palermitani e gente comune. Le condizioni micro – climatiche di questi luoghi di sepoltura e i metodi utilizzati dai frati per imbalsamare i corpi, hanno permesso che le salme si conservassero pressoché intatte, e molto riconoscibili.

  • I mercati popolari

I mercati rionali di Palermo sono luoghi fuori dal tempo, che hanno conservato il fascino di una cultura che qui ha lasciato segni inconfondibili. I mercati di Ballarò e Vucciria, posti rispettivamente nei pressi della stazione e della Chiesa della Martorana, sono quelli più visitati, dove i colori e i profumi di Palermo e della Sicilia intera, si danno appuntamento sulle bancarelle degli ambulanti. Ballarò è quello ancora vivo, autenticamente popolare mentre la Vucciria è da qualche anno sottotono, quasi decandente, anche se merita comunque una visita.

  • San Giovanni degli Eremiti

A pochi passi dal Palazzo dei Normanni c’è uno dei complessi più belli di Palermo: è la chiesa di San Giovanni degli Eremiti con il chiostro. Le cupole rosse è le palme che svettano proiettano chi arriva alla chiesa in un’atmosfera orientale: gli arabi, infatti, trasformarono questo complesso del VI secolo in una moschea. Il chiostro è un’oasi di pace con archi a sesto acuto e capitelli decorati.

  • Stanze al Genio

Inaugurata nel dicembre 2008, la singolare “Casa Museo Stanze al Genio” che prende il nome dall’Associazione culturale omonima, raccoglie una delle collezioni più grandi in Europa di maioliche antiche napoletane e siciliane con oltre 2300 esemplari in mostra (dalla fine del XVI secolo agli inizi del XX secolo), e altre collezioni minori di arte contemporanea e modernariato.

  • La Cattedrale di Monreale

A circa 8 km da Palermo, nella cittadina di Monreale, sorge la bellissima cattedrale in stile arabo – normanno dedicata alla Vergine Maria, meta di turisti e pellegrini da tutto il mondo. Il grandioso edificio religioso fu costruito nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo. Merita una visita anche il chiostro porticato del convento benedettino (XII secolo) accanto alla cattedrale per ammirare la ricca decorazione dei capitelli delle colonnine istoriate.

  • La Fontana Pretoria

Realizzata nel XVI secolo dallo scultore Camilliani per la villa fiorentina di don Pietro di Toledo e successivamente acquistata dal senato di Palermo, dal 1581 la monumentale fontana rinascimentale fa bella mostra di sé nella bella Piazza Pretoria, circondata da splendidi palazzi, tra cui Palazzo Pretorio (sede del Comune), e chiese antiche (San Giuseppe dei Teatini e Santa Caterina).

  • Cosa mangiare a Palermo

La gastronomia palermitana è varia, buona e gustosa. Dall’antipasto al dolce, Palermo offre piatti tipici assolutamente imperdibili: una combinazione straordinaria di ingredienti, sapori e profumi, frutto del passaggio delle innumerevoli civiltà che si sono succedute e che hanno lasciato anche nella cucina il loro segno.

Zafferano, pistacchi, prodotti caseari, fichi d’india e aromi per le granite, sono solo alcuni degli elementi utilizzati nella fantasiosa cucina palermitana. Impossibile non provare i piatti tradizionali della popolare “cucina di strada”, come le famose arancine (palle di riso impanate e fritte farcite generalmente con ragù, mozzarella e piselli), le crocchè o “cazzilli” a base di patate, le panelle, (frittelle di farina di ceci) elo sfincione (grossa sfoglia di pasta lievitata condita con una salsa a base di pomodoro fresco, cipolla, acciughe e caciocavallo).

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