Non solo mito greco e religione cristiana, ma anche mare splendido e gastronomia eccellente in quella che è stata l’unica città dell’antichità a rivaleggiare con Atene: ecco una guida turistica delle 10 cose da vedere e fare a Siracusa!
Il grande filosofo greco Platone la visitò tre volte perché la riteneva la città giusta per fondare la sua Repubblica ideale. Sempre alla Grecia è legato il mito di Aretusa, una ninfa greca trasformata da Artemide nella fonte di Ortigia. Proprio ad Artemide (Minerva) era dedicato lo straordinario tempio che oggi è inglobato e ancora visibile nelle mura del Duomo.
La prima chiesa cristiana d’occidente fu fondata qui e San Paolo, in viaggio verso Roma, si fermò a Siracusa tre giorni. Una delle sante più amate d’Italia, Santa Lucia, nacque e fu martirizzata a Siracusa, come racconta il capolavoro di Caravaggio nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Archimede, lo straordinario inventore, nacque a Siracusa e riposa nella (presunta) tomba nel Parco Archeologico di Neapolis.
- Ortigia
La parte più antica di Siracusa è considerata una delle isole abitate più belle del mondo, anche se proprio un’isola non è. Ortigia, infatti, è collegata alla terraferma dal Ponte Umbertino e dal Ponte Santa Lucia. Superato il ponte si incontra subito il Tempio di Apollo, il più antico della Sicilia. Purtroppo non resta molto perché nei secoli è stato usato come moschea e poi chiesa cristiana. Poco più avanti la Fontana di Diana (Artemide), che racconta il mito della Ninfa Aretusa trasformata in fonte dalla stessa Dea.
- Il Duomo e la Piazza di Ortigia
Il Duomo di Siracusa è una costruzione davvero straordinaria e sorge nello stesso luogo dove tutte le religioni passate per Siracusa avevano il proprio culto: è stato, infatti, tempio jonico, siculo, poi dorico dedicato ad Atena, poi romano, moschea e infine la prima chiesa cristiana d’Europa in stile normanno. La facciata è considerata la più alta espressione del barocco siracusano, Il Duomo è perfettamente integrato nella piazza che porta lo stesso nome: l’armonia tra Duomo e palazzi ne fanno uno dei complessi barocchi più belli d’Italia.
- Santa Lucia alla Badia e Caravaggio
Poco più avanti del Duomo di Ortigia c’è la piccola chiesa di Santa Lucia alla Badia, quasi anonima se confrontata con la maestà e bellezza del Duomo. Eppure la piccola chiesa è da secoli nel cuore dei siracusani perché Santa Lucia nacque a Siracusa dove fu martirizzata nel 304. La chiesa di Santa Lucia alla Badia è famosa per la presenza dell’ultima tela dipinta da Caravaggio che rappresenta proprio il seppellimento di Santa Lucia.
- Parco Archeologico della Neapolis
Il Parco Archeologico di Siracusa si è salvato dallo scempio urbanistico che nei decenni passati ha aggredito la città siciliana. Il Teatro Greco, l’Anfiteatro, l’Orecchio di Dionisio e il Tempio di Gerone e la Tomba di Archimede sono una delle testimonianze archeologiche più importanti d’Europa: questi monumenti sono difesi dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
- Castello Maniace e lungomare
Una passeggiata a Ortigia conduce, inevitabilmente, al Castello Maniace (che prende il nome dal condottiero bizantino che conquistò Siracusa nel 1038. In realtà, il Castello così come si vede oggi ha la struttura voluta da Federico II che lo volle a difesa di Siracusa), passando per il meraviglioso lungomare Alfeo, pedonale, scenografico (questo è il lato di Ortigia da cui si vede il tramonto), ma anche molto affollato nei mesi estivi.
- Le Catacombe di San Giovanni e la Cripta di San Marciano
Le Catacombe di San Giovanni con l’omonima chiesa sono uno dei monumenti più affascinanti di Siracusa. Siamo nei pressi del Parco Archeologico della Neapolis e qui sorge una basilica a cielo aperto (senza tetto) che nei sotterranei cela uno dei luoghi più antichi di Siracusa: l’acquedotto greco che poi i romani trasformarono in catacombe per ospitare singoli defunti o tombe di famiglia. da non perdere la Cripta bizantina dove fu sepolto San Marciano, primo vescovo di Siracusa che, avrebbe fondato a Siracusa la prima comunità cristiana del mondo occidentale.
- Museo Archeologico Paolo Orsi
I tesori archeologici ritrovati a Siracusa e dintorni sono conservati quasi tutti nelle stanze di questo piccolo ma meraviglioso museo. Dedicato a Paolo Orsi, archeologo che contribuì alla scoperta dei principali siti archeologici di Siracusa, il museo è ospitato a Villa Landolina in un’area verde tra il Parco Archeologico Neapolis e le Catacombe.
- Museo di Palazzo Bellomo
Nel cuore di Ortigia c’è questo piccolo ma interessante museo che merita una visita anche solo per il palazzo che lo ospita. Di fondazione sveva, il palazzo è stato convento e poi di proprietà della famiglia Bellomo. Dal 1948 ospita la collezione di opere d’arte siracusane e siciliane dall’epoca bizantina, araba, normanna, fino al XVIII secolo Insieme a Palazzo Orsi completa il viaggio nella storia dell’arte siracusana.
- Cosa mangiare a Siracusa
Primi piatti: pasta fritta con le acciughe e mollica abbrustolita (anciova e muddica), ravioli ripieni di pesce, cavatelli (cavateddi) con bottarga di tonno e pomodori ciliegini di Pachino, i lolli, una pasta condita con sugo a base di carne di maiale oppure le fave (Lolli no Maccu).
Tra i secondi primeggia il pesce, con il tonno alla ghiotta, la cernia alla matalotta (olive e capperi) e la zuppa di pesce. Tra i secondi di carne c’è il coniglio fritto in padella (Cunigghiu a’ stimpirata) e le polpette (purpetti), accompagnati da caponata e verdure varie.
Nella pasticceria vince la mandorla, che qui abbonda, usate per la frutta martorana, i biscotti e in parte anche per la giuggiulena (biscotti zucchero e sesamo). La cassata siracusana differisce da quella tradizionale per la copertura in pan di Spagna al posto della glassa e sono dolci della tradizione i biscotti totò (limone o cioccolato) e la cuccìa, dolce al cucchiaio fatto con grano bollito, ricotta zuccherata, canditi, mandorle e cioccolata fondente.
- Spiagge di Siracusa
Il modo più semplice per farsi un bagno a Siracusa è scendere le ripide scale che dal lungomare di Ortigia portano alle spiagge sottostanti. Se cercate acqua ancora più limpida e spiagge più grandi, a 16 chilometri c’è la spiaggia di Fontane bianche, 3 km di acqua cristallina che prende il nome dalle numerose sorgenti di acqua dolce. Un po’ più distante (45 km) la riserva di Vendicari con l’omonima spiaggia ex salina e tonnara. Sempre nella riserva c’è Calamosche, incontaminata ma si raggiunge con un chilometro a piedi.