10 cose da vedere e fare a Noto

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Definita “giardino di pietra” da Cesare Brandi, e considerata come la “capitale del Barocco siciliana”, il grande patrimonio artistico e storico in essa custodito è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’UNESCO: ecco una guida delle 10 cose da vedere e fare a Noto!

Ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693, Noto è di certo una delle tappe obbligate di un viaggio in Sicilia orientale. La parte nuova sorge a valle del preesistente centro abitato, detto Noto antica, e fu fondata nel 1703. La ricostruzione interessò artisti ed architetti di grande rilievo, che scelsero appunto lo stile barocco.

  • Cattedrale Minore di San Nicolò

Uno dei simboli del barocco della Val di Noto, la Cattedrale Minore di San Nicolò venne ricostruita nel XVIII secolo dopo il terremoto del 1963. La facciata presenta due torri campanarie, una delle quali ospita una campana, mentre nell’altra un orologio. L’interno è a croce latina a tre navate, con alcune parti affrescate scampate al crollo del terremoto, in particolar modo, l’Immacolata con Santi e Martiri, l’Adorazione dei pastori e la Madonna delle Grazie e Miracolo di San Francesco di Paola. Degne di nota anche la fonte battesimale e le statue in legno del 1700.

  • L’eremo di San Corrado fuori le mura

San Corrado Confalonieri da Piacenza è il Patrono della Città di Noto e il suo culto è molto sentito dalla comunità anche ai giorni nostri. L’eremo a lui dedicato si erge fuori città ed è sorto lì dove il patrono della città visse in eremitaggio dal 1322 al 1351. Questo comprende delle grotte dove il Santo e i suoi confratelli si riunivano in preghiera e/o trovavano riparo. Un suggestivo e affascinante santuario datato 1800 ne custodisce oggi le impronte, diventate oggetto di culto dei molti visitatori.

  • Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata

In stile barocco e con circa 90 stanze, l’edificio è nato come residenza nobiliare urbana della famiglia Nicolaci la quale ha mantenuto la proprietà di un’ala, cedendone l’altra al Comune di Noto e in particolare alla Biblioteca Comunale, fondata dal Municipio nel 1817. Oggi sono visitabili solo nove saloni del piano nobile, finemente arredati con mobili dell’Ottocento provenienti dalle principali città d’Europa. Ogni salone è arredato in modo da suggerire le attività che hanno animato questi spazi fino agli ultimi anni del del Novecento.

  • Quartiere Agliastrello

Noto è famosa per essere la città del Barocco, cosa che ha attratto numerosi nobili, ma la città è abitata anche da gente comune. I ceti popolari vivevano tutte nel quartiere di Agliastrello, dov’è possibile notare proprio un cambiamento di architettura ed atmosfera: le case sono tutte piccole, vicine tra loro, e caratterizzate dalla presenza di molti cortili. Di certo il quartiere non riveste la stessa importanza storica della “Noto artistica e chic”, ma è comunque l’altra faccia di una medaglia che vale la pena vedere.

  • Museo Civico di Noto

Il Museo Civico di Noto è situato all’interno del Parco di Villa Landolina, ed è ricco di testimonianze di carattere storico e d’interesse archeologico. La sede museale è moderna, inaugurata nel 1988, e si compone di due livelli, dove si articolano le esposizioni divise in quattro settori. Le più affascinanti sono di certo quella archeologica, che raggruppa reperti ritrovati negli scavi dell’antico sito di Noto e dell’antica cittadella greca di Eloro e la Galleria d’arte contemporanea.

  • Palazzo Ducezio

Palazzo Ducezio è situato nei pressi della Cattedrale di Noto, con cui forma il cuore della città. Sede del Municipio, il palazzo è stato realizzato tra ‘700 e ‘800 ed è stato dedicato al famoso condottiero Ducezio, che si oppose alla dominazione greca. Il fascino del tetto affrescato, in cui è rappresentato l’eroe all’atto di indicare il luogo su cui sarebbe dovuta sorgere la sua patria e l’ottima acustica sono avvalorati dal sapiente impiego di grandi specchi. Questi, grazie ad un gioco di illusioni fanno si che il salone sembri avere infinite gallerie.

  • Chiesa di San Carlo

Caratterizzata da una facciata barocca, seguendo in pieno lo stile della città, la chiesa di San Carlo vanta, al suo interno, tre navate con un altare in marmo al centro. La torre campanaria è visitabile salendo la scala elicoidale che porta alla prima terrazza. Attraverso un ulteriore scalinata si arriva poi all’ultimo terrazzo dov’è situato il campanile della chiesa e le sue tre campane, che risuonano a intervalli regolati. Da qui si gode di una stupenda vista sulla Cattedrale, che diventa incantevole al tramonto.

  • Porta Reale

Porta Reale è il simbolo dell’ingresso nella città di Noto, situata su Corso Vittorio Emanuele. Costruita nel 1838 alla notizia dell’arrivo del re Ferdinando II di Borbone, il famoso re delle due Sicilie. Il progettista dell’opera fu il napoletano Angelini, autore anche della statua del re che tutt’ora conserva lo stesso aspetto di quel tempo, anche se ora è nota come il monumento ai caduti.

  • Città di Noto Antica

Noto antica è l’antico abitato di Noto, andato distrutto a seguito del terremoto del 1693, che ha portato i suoi abitanti a spostarsi a circa 12 km più a valle. In questo luogo, da visitare in rispettoso silenzio, sono custoditi i resti di alcune grandi strutture, tra cui il castello, mentre è possibile ammirare altre costruzioni, come la chiesa di Santa Maria della Provvidenza, ancora intatte. Un progetto, che vede collaborare tra loro le Università di Catania, Palermo e una startup, stanno cercando di ridare valore alla zona, partendo dall’esperienza dei visitatori.

  • Riserva Naturale di Vendicari

La Riserva Naturale Oasi Faunistica di Vendicari è un tratto di costa incontaminato, situato a brevissima distanza da Noto città. Trovare gli ingressi della Riserva non è difficile, vista la presenza di cartelli e segnalazioni, e una volta lasciata l’auto ci si deve muovere tra i sentieri, incontrando spiagge meravigliose e diversi stagni, casa di molte specie protette. Inoltre, all’interno della riserva è possibile visitare i ruderi di Torre Sveva, le antiche rovine della città greca di Eloro e l’Antica Tonnara, un vero e proprio pezzo di storia che, fino al 1945, ha visto in attività i pescatori di tonno rosso. I visitatori possono scegliere tra diversi itinerari. Da non perdere, all’interno della Riserva, la Spiaggia di Calamosche.

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